Qui è raffigurata la Madonna col bambino tra i santi Pietro e Romolo, attribuita a Ugolino di Nerio, databile intorno al 1315-1320 e proveniente dalla chiesa di Santa Maria a Bagnano. Il trittico in questione conferma l’influenza senese, oltre che fiorentina, nel corso del trecento al confine tra i due centri artistici di Siena e Firenze, il cui linguaggio si rifà esplicitamente a Duccio di Buoninsegna. Entro archi a pieno centro si profila la Madonna, mentre scambia teneri gesti d’affetto col figlio; ai lati, individuati tramite le iscrizioni che corrono sul fondo oro, compaiono san Pietro, con il libro e le chiavi in mano, e san Romolo, qui rappresentato con le tipiche insegne vescovili. Nei pinnacoli in alto sono raffigurati a mezzo busto san Francesco d'Assisi, riconoscibile per la presenza delle stigmate sul costato e sulle mani, la figura del Cristo benedicente e, forse, Santa Lucia che tiene in mano un vaso dal quale esce una fiamma.