Al centro della chiesa è ammirabile il Tabernacolo dei giustiziati di Benozzo Gozzoli e collaboratori, risalente alla metà del quattrocento. Il tabernacolo prende il nome dall’usanza di accompagnare coloro che si apprestavano ad essere giustiziati. I condannati venivano condotti a questa cappella per esser confortati spiritualmente prima dell’esecuzione dalla confraternita, la cosiddetta compagnia della giustizia, che si occupava delle ultime ore dei condannati, sollecitandoli alla preghiera e al pentimento, con lo scopo di fare ottenere la redenzione dopo la morte