Prosegue l'impegno della RSA "Egiziano Giglioli", struttura facente parte della omonima "Azienda pubblica di servizi alla persona" certaldese, per affrontare la pandemia da Covid-19 Coronavirus e tutelare i suoi ospiti ed il personale. Dai 95 test seriologici fatti nei giorni scorsi dalla ASL Toscana Centro, nessun soggetto è risultato positivo tra i quasi cinquanta ospiti e quarantatre operatori operativi in questa struttura.
Un risultato importante ma che, per la direzione della struttura così come per l'amministrazione comunale, non deve fare abbassare la guardia, poiché l'emergenza non è ancora finita.
"Abbiamo affrontato l'emergenza fin da fine febbraio, quando dal nord Italia arrivavano notizie preoccupanti – spiega Laura Bandini, direttrice della APSP Giglioli – introducendo, anche su suggerimento del nostro personale, una serie di restrizioni tese a limitare contatti anzitutto con l'esterno. Abbiamo fatto scorte di DPI, abbiamo limitato l'accesso dei fornitori e le visite dei parenti, sostitute con videochiamate, una scelta dolorosa per la Giglioli che da anni ha nella terapia occupazionale fatta con volontari e parenti il cuore delle attività di sollievo rivolte ai suoi ospiti. Poi l'access point all'ingresso, il progressivo distanziamento in sala mensa, la rinuncia a spazi ricreativi comuni, attività di teatro-incontro, funzioni religiose.".
"L'assetto al quale siamo pervenuti oggi è questo – conclude la direttrice – una RSA, struttura da sempre unica e aperta, oggi divisa in tre sezioni indipendenti, per limitare contatti e contenere eventuali contagi: ogni sezione ha i suoi ospiti ed il suo personale dedicato, spazio per mangiare e fare movimento. Una scelta che ha complicato il lavoro e fatto salire i costi, ma che finora ha funzionato e che, nonostante le restrizioni, ci vede impegnati ogni giorno per accudire i nostri ospiti e regalare loro anche un sorriso".
Un risultato positivo che riguarda sia la RSA Giglioli che la Casa famiglia "Moderato Bordoni" dove vivono alcuni anziani autosufficienti in co-housing. Inoltre, in questi due mesi, la RSA Giglioli ha continuato a preparare e distribuire, tramite le associazioni di volontariato, il "pasto sociale" su tutto il territorio.
"Il consiglio di amministrazione della APSP Giglioli segue con particolare attenzione questo periodo critico che è ancora no è concluso – dice il presidente Alessandro Ramerini – e non possiamo che ringraziare la direttrice, il personale amministrativo e soprattutto agli oltre 40 operatori, dipendenti nostri e della cooperativa, per l'impegno particolare di queste settimane. Grazie anche alle famiglie che hanno compreso da subito e sostenuto le nostre scelte, per affrontare questa emergenza che ancora non è finita".
"L'emergenza Covid-19 ci impone di tenere sempre alta la guardia – dice il sindaco Giacomo Cucini – ma in questa situazione critica ci solleva sapere che nella RSA Giglioli il virus non è entrato, per la serenità degli ospiti, degli operatori e di tutte le loro famiglie. Speriamo di poter tornare quanto prima alla normalità e che anche alla Giglioli possano riprendere le attività ricreative, ma per farlo dobbiamo ancora avere accortezze e cautele; impegniamoci quindi tutti ancora, per la salute nostra e dei nostri cari".