Decine di bar, ristoranti, pizzerie, ma anche abbigliamento e commercio al dettaglio. Oltre 50 attività, la quasi totalità di quelle commerciali penalizzate dal procrastinarsi della data di riapertura prevista nel DPCM, hanno risposto all'appello delle associazioni di categoria e ieri sera, tramite il consigliere comunale Lido Orsi – anch'egli titolare di un'attività – hanno fatto recapitare la primo cittadino le chiavi dei loro esercizi. Accompagnate da una lettera.
"Ho ricevuto le chiavi di moltissime attività commerciali di Certaldo e condivido il senso di questo gesto – ha detto il sindaco Giacomo Cucini – che manifesta tutta la difficoltà, la rabbia e anche la delusione di questo momento nei confronti delle scadenze previste per la riapertura: si penalizzano a nostro avviso in modo eccessivo queste attività".
"Ora che la fase 2 consente dal 4 maggio a tante imprese di ripartire, riteniamo che anche commercianti ed artigiani dovrebbero, con relativi protocolli di sicurezza tarati sulle diverse attività, poter riaprire, garantendo sicurezza così come faranno le altre imprese. Sul fronte degli incentivi infine, c'è bisogno di più ossigeno e sostegno di quello che è stato fatto finora."
"Il comune sta facendo la sua parte e le attività locali ce lo hanno riconosciuto – conclude Giacomo Cucini – abbiamo già scontato la Tosap del 30% e abbassato al 50% l'affitto di attività in locali di nostra proprietà. In queste ore stiamo valutando ulteriori aiuti. Ma c'è bisogno che anche Governo nazionale e task force facciano uno sforzo in più per consentire, in sicurezza, di riprendere a lavorare al più presto".