Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è arrivato stamani,30 a Certaldo per visitare i luoghi maggiormente colpiti dal maltempo nei giorni scorsi. Rossi ha fatto sopralluoghi ed incontri coadiuvato da tecnici e dirigenti del settore idrogeologico della Regione Toscana. Ad accoglierlo il Sindaco Giacomo Cucini, con gli assessori della Giunta, consiglieri e presidente del consiglio comunale ed i tecnici del Comune di Certaldo. Presenti anche il consigliere regionale Enrico Sostegni e il Presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino
Non sono mancati i disagi, certo – è stata la sintesi dell'incontro – ma se la Valdelsa e la Toscana possono dire di avere tenuto rispetto agli eventi meteorologici straordinari culminati nelle esondazioni del 17 novembre, questo lo si deve ai lavori di regimazione idraulica e manutenzione di questi anni. E le criticità attuali, se lo stato di emergenza verrà riconosciuto a livello nazionale, si potranno ridurre ancora.
"Siamo qua per capire da un lato i danni, dall'altro per individuare gli interventi per la riduzione del rischio idraulico che potremo fare se ci verrà riconosciuto lo stato di emergenza nazionale – ha detto Enrico Rossi – La Toscana ha dimostrato di saper tenere, grazie agli investimenti fatti e, se anche il governo nazionale ci sosterrà, questo modello di intervento potrà proseguire".
La criticità principale interna al tratto certaldese dell'Elsa è stata individuata nel Piano di Sotto, in particolar modo circa 300 metri di tratto sprovvisti di vero e proprio argine. Ma un intervento qui, hanno spiegato i tecnici, avrebbe senso solo se unito alla realizzazione di almeno una delle due casse di espansione previste a monte, ad Ulignano, nel territorio di San Gimignano. Un intervento consistente che porterebbe ad una concreta riduzione del rischio, per il Piano di Sotto e non solo, richiederebbe circa 10 milioni di euro. Fondi che, se venisse accettata l'emergenza nazionale, potrebbero arrivare in buona parte dallo Stato e si potrebbero investire con procedure accelerate. Con la Regione che farebbe comunque la sua parte.
"Investiamo in questo settore circa 100 milioni di euro l'anno per lavori realizzati e 80 milioni in manutenzioni tramite i consorzi – ha riepilogato il presidente della Regione – e se non si eliminano definitivamente i rischi che corre un territorio, perché è impossibile per definizione, questo metodo ci dimostra che il rischio si riduce sempre di più; per questo vogliamo continuare".
"In Italia, da sempre, le emergenze si inseguono, dopo che i fatti si sono verificati – ha sintetizzato Marco Bottino, Presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno – in Toscana invece, stiamo dimostrando che si può lavorare per anticiparle e prevenirle"
"Siamo molto soddisfatti della visita del Presidente Enrico Rossi – ha detto il sindaco Giacomo Cucini – perché all'attenzione per quanto accaduto si è unita l'analisi e la programmazione di interventi per il futuro. Già per gli eventi del 27 luglio, quando al nostro territorio non è stata riconosciuta l'emergenza nazionale, la Regione Toscana ha stanziato risorse per intervenire comunque a sostegno dei danneggiati. Ora confidiamo ci sia riconosciuta quella nazionale e, comunque sia, abbiamo concordato sull'importanza di realizzare casse di espansione a monte di Certaldo e sistemare l'argine nel piano di sotto, in accordo con la Regione e con i comuni, perché i lavori non devono spostare il rischio da una zona all'altra, ma migliorare la sicurezza per tutti".