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Portare Dante sul grande schermo tramite gli occhi di Boccaccio: grande interesse da pubblico ed istituzioni per il progetto di Pupi Avati

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Pupi AvatiTra i dipinti medievali della chiesa dei Santi Tommaso e Prospero gremita di persone, si è tenuto ieri a Certaldo Alta l'incontro "Giovanni Boccaccio racconta la vita di Dante", alla presenza del regista Pupi Avati che, insieme al documentarista Luigi Boneschi, ha presentato il suo progetto di racconto cinematografico dedicato a Dante Alighieri.
 
L'idea filmica illustrata da Avati, che ha festeggiato quest'anno i 50 anni di carriera artistica, è raccontare la vita di Dante attraverso gli occhi di Giovanni Boccaccio. Un'idea che poggia su forti basi storico letterarie, che si presenta ricca di spunti scenici, e che il regista ha illustrato ieri in modo convincente, entusiasmando i presenti ed ottenendo il plauso e l'interesse dei rappresentanti dell'Accademia della Crusca, promotrice dell'incontro, e dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, presenti ieri a Certaldo.
 
Alla solidità culturale e filologica del progetto va l'interesse di Stefano Zamponi, presidente dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio: "Giovanni Boccaccio, come è noto, è stato il primo lettore e commentatore pubblico della Commedia dantesca e per scrivere il "Trattatello in laude di Dante", la prima biografia di Dante Alighieri, compì una vera e propria indagine sulla vita del poeta e sulle sue opere. Per questo 'raccontare Dante' attraverso il Trattatello può offrire un punto di osservazione privilegiato, sicuramente ricco di spunti drammaturgici per il cinema".
 
Giovanna Frosini, accademica ordinaria dell'Accademia della Crusca, presente ieri all'incontro, sottolinea l'importanza di quel periodo storico per la lingua italiana: "Raccontare la vita di Dante Alighieri attraverso le parole del primo grande prosatore in lingua volgare, Giovanni Boccaccio, può voler dire non solo raccontare la vita del sommo poeta fiorentino, ma anche un passaggio cruciale della nascita della nostra lingua e cultura. La lingua volgare, l'italiano che ancora oggi parliamo, in quegli anni prende forma e si diffonde grazie proprio alle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio. Credo che in vista del settimo centenario della morte di Dante, che cadrà nel 2021, questo progetto cinematografico sia di grande interesse".
 
"Ringraziamo Pupi Avati per questo incontro dedicato al cinema ed alla storia della letteratura italiana - dice il Sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini - Certaldo è un crocevia di cultura e saperi e siamo lieti di aver potuto ospitare, grazie all'Accademia della Crusca e all'Ente nazionale Giovanni Boccaccio, questa iniziativa".
 
L'iniziativa ha visto a seguire la lettura scenica di alcuni brani del "Trattatello" a cura della compagnia L'Oranona Teatro, diretta da Carlo Romiti, brani introdotti e commentati da Monica Berté (Università degli studi "Gabriele d'Annunzio" Chieti) e Maurizio Fiorilla (Università degli studi Roma Tre).
 
L'evento è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Certaldo e l'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio nell'ambito del programma "Incontra la Crusca", una serie di incontri, spettacoli, mostre e visite che hanno lo scopo di far conoscere l'Accademia della Crusca e la lingua italiana al pubblico più ampio; programma realizzato con il contributo della Città Metropolitana di Firenze e di Unicoop Firenze.
Ultimo aggiornamento ( Lunedì 12 Novembre 2018 09:00 )
 
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