Una folla di cittadini e una giornata di sole per la nuova Piazza della Libertà.
Uno spazio senza barriere, dove tutti possano trovare un modo di trascorrere il tempo e di socializzare, ma uno spazio che ruota intorno ad un simbolo, il monumento alla Resistenza, che è un monumento alla memoria e alla necessità di fare memoria, affinchè possano rinnovarsi di generazione
in generazione la democrazia e la convivenza civile nel nostro Paese.
Questo lo spirito e il messaggio lanciato oggi, con la inaugurazione della nuova Piazza della Libertà e del monumento "Io ero, io sono, io sarò" opera di Christian Balzano, in un bagno di sole e di cittadini di ogni età, con tanti bambini che fin dall'apertura dei nastri si sono avvicendati nell'area giochi.
La Fanfara dei bersaglieri di Firenze, sezione Aldo Marzi, ha aperto il pomeriggio e le celebrazioni per la doppia inaugurazione. Dopo la benedizione impartita dal vice parroco di Certaldo, don Rolando Spinelli, il sindaco Giacomo Cucini è proceduto subito al taglio del nastro - nastro teso dai ragazzi dell'Istituto COmprensivo - insieme a tutta la giunta comunale, una rappresentanza dei sindaci dell'Unione - cui si è poi aggiunta anche la presidente e sindaco di Empoli, Brenda Barnini - l'Onorevole Dario Parrini, la vice dirigente dell'Istituto Comprensivo Alda Buti, e le autorità civili e militari. Sul palco con lui anche una rappresentanza delle associazioni di Certaldo. Dopo il taglio del nastro, l'esecuzione dell'Inno di Mameli con la spettacolare accensione della fontana a terra situata di fronte al monumento.
"Piazza della Libertà torna ad essere nostra come luogo di gioco, di riposo e di incontro, totalmente rinnovata e senza barriere ma più saldamente ancorata alla memoria storica - ha detto il sindaco Giacomo Cucini – il monumento alla Resistenza, momento fondante della nostra Repubblica, che l'autore Christian Balzano ha declinato coi linguaggi della contemporaneità, ci aiuterà a tramandare la memoria alle future generazioni, anche grazie al ricordo delle parole di Marcello Masini e di sua moglie Miretta Busia, partigiani e instancabili, fino alla loro scomparsa avvenuta quasi un anno fa, nel parlare ai giovani". Il sindaco ha poi evidenziato il risultato di un grande lavoro di squadra, e ringraziato tutta la Giunta comunale, tutte le maestranze comunali e le aziende esterne, alcune anche di Certaldo, che hanno contribuito a questa opera.
A seguire l'architetto comunale Carlo Vanni , responsabile della progettazione preliminare, sul palco insieme all'architetto Roberto Malfatti di Politecnica, responsabile della progettazione esecutiva dell'opera, ha ricordato le tappe che hanno portato a questa opera e la volontà di ricollegare e riunire in questo progetto le varie fasi di questa piazza: il disegno pulito e geometrico dei primi del '900, il verde alberato degli anni '70, ma anche il valore della memoria e soluzioni tecniche contemporanee per accessibilità, bassi consumi, facilità di manutenzione.
La cerimonia è poi proseguita di fronte al monumento, con la scopertura dell'opera, l'esecuzione di "Bella Ciao" da parte dei ragazzi dell'Istituto Comprensivo.
Negli interventi successivi, l'autore dell'opera Christian Balzano ha ricordato l'idea portante dell'opera: un cubo come un contenitore, una scatola della memoria, che è il passato, che viene sorretto e "scoperchiato" da una giovane donna che rappresenta le nuove generazioni che accettano la sfida della conoscenza, e che scoprono così il valore del passato e sono capaci di ridare vita al nostro Paese, l'Italia, scolpito nella parte alta dell'opera e che proietta la sua luce all'interno. Luce che, ha rivelato l'artista, sarà proprio al centro dell'opera in un preciso e ben determinato giorno dell'anno.
A seguire, il partigiano Guido Lisi, compagno di lotta di Marcello Masini, ha fatto un commovente ricordo di Marcello e Miretta e degli anni della guerra.
Ha concluso gli interventi Caterina Masini, figlia di Marcello e Miretta, che ha letto il brano che si trova inciso all'interno del monumento, ringraziando l'amministrazione comunale per avere voluto usare queste parole - scelte e condivise assieme - come testimonianze della Resistenza e al tempo stesso ricordo dei genitori scomparsi. Parole non altisonanti ma capaci di far rivivere le sensazioni e il bisogno di ribellione e di giustizia che animò quanti si ribellarono al nazifasciamo e intrapresero la lotta di Resistenza e Liberazione. Con l'auspicio che queste parole, e la valorizzazione del patrimonio di testi e memorie lasciate dai Masini, possano essere utili per lavorare coi giovani su queste tematiche.
Il sole è tramontato con centinaia di persone ancora in piazza, tanti bambini sui giochi e sfidare la fontana passando a corsa tra gli zampilli. Con il concerto della Fanfara e nell'attesa del concerto di Hornet Trio e Jig Rig. Una serata di festa e di unità che rimarrà sicuramente nella memoria dei tanti presenti.