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I fatti narrati – come si legge nelle pagine del volume – ci portano nel 1921, in Toscana. Qui dall’inizio dell’anno si verificano episodi di squadrismo fascista. Il 27 febbraio arriva la notizia dell'assassinio da parte dei fascisti di Spartaco Lavagnini, sindacalista comunista. Proprio il giorno dopo, nella piazza di Certaldo, durante la cosiddetta "Festa della Fiera", scoppia una rissa nel corso di una lite tra due fidanzati. Nella rissa sono coinvolti alcuni carabinieri e due fratelli della famiglia degli Scarselli, anarchici, conosciuti nel territorio dell’Empolese Valdelsa. Nella stessa sera, all'ingresso di Certaldo, vengono erette barricate, ci sono duri scontri con i carabinieri, con morti e feriti. Dopo quelli che passeranno alla storia come "Fatti della Fiera" di Certaldo e le violenze in tutta Italia, gli Scarselli, col gruppo libertario di Certaldo, si danno alla macchia e iniziano la resistenza armata contro il fascismo. Le gesta della "Banda dello zoppo", come ormai vengono identificati i fratelli Scarselli essendo uno di questi effettivamente claudicante su una gamba, entrano nella storia e nella leggenda popolare, come tra i primi in Italia ad essersi opposti al fascismo con le armi.
Appuntamento quindi sabato 27 febbraio ore 16.30, nella Saletta di via 2 giugno a Certaldo, per ripercorrere la storia della “Banda dello zoppo”.