Sabato 12 dicembre, ore 16.00, tradizione e tecnologia in teatro con il nuovissimo spettacolo di Giacomo Verde, un'antica fiaba polacca reinterpretata con ologrammi e immagini 3D.
Sabato 12 dicembre alle ore 16, il teatro pensato per famiglie e ragazzi fa il suo debutto al Teatro Multisala Boccaccio, con "L'Albero della Felicità" di Giacomo Verde. Uno spettacolo per tutti, ad un prezzo davvero speciale: solo 5,00 euro il biglietto di ingresso.
Dopo il teatro civile di Mario Perrotta e le gag circensi del Duo Full House, la stagione teatrale si affida ora alla narrazione dal vivo coadiuvata dall'utilizzo di video-ologrammi. L'alta tecnologia che prende a braccetto l'antica tradizione, perchè "L'albero della felicità" è uno spettacolo tratto dalla fiaba della tradizione polacca "Il melo incantato", messo in scena da un'artista come Giacomo Verde, pioniere dell'utilizzo della tecnologia in scena. Il teatrino olografico è realizzato da Silvia Avigo, la computer grafica da Giacomo Verde, che recita anche in scena, le musiche dello spettacolo sono dei Whisky Trail. Il progetto è sostenuto da SPAM rete per le arti contemporanee.
La storia racconta di un giovane che non riesce a trovare un lavoro che lo faccia sentire realizzato, di una vecchia che gli predice che solo quando lo troverà sarà felice, ma dovrà farlo per amore e non per denaro. E poi ci sono: una povera madre, una lucertola in pericolo, un Re malato molto prepotente e delle pere magiche e coloratissime. I personaggi della storia vengono mostrati attraverso un "teatrino olografico", sono cioè realizzati in grafica 3D, utilizzando in maniera "alternativa" alcuni dei programmi normalmente utilizzati per la creazione di personaggi e situazioni da video game, in modo da mettere al servizio del teatro le potenzialità delle nuove tecniche di narrazione digitale. E così l'estetica della computer grafica, tanto familiare ai nativi digitali, viene utilizzata per illustrare un'antica fiaba, che certo non racconta le classiche situazioni da video game, e per rinnovare la tradizione del "contastorie" e del "teatro di figura" in una modalità rivolta al futuro della scena teatrale.
Lo spettacolo è rivolto sia ai ragazzi che agli adulti, poiché affronta il tema della felicità in relazione al lavoro e alla povertà, vuol far riflettere su cosa sia la felicità nelle sue diverse concezioni. Nello spettacolo si raccontano alcuni vecchi mestieri che i bambini quasi non conoscono più, si fanno paragoni tra il lavoro artigianale di una volta e quello dell'attuale produzione in serie. Un percorso nel passato ma anche uno spunto per comprendere come vengono realizzati gli oggetti che utilizziamo tutti i giorni e dare a tutti spunti di riflessione. Una fiaba realizzata con computer grafica 3D e ologrammi video, di sicuro fascino per giovani e adulti.
Ingresso, biglietto unico 5,00 euro.