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Il piano di emergenza è l’insieme di quelle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio. E’ uno strumento concreto che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio.
All'incontro sono intervenuti Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo, Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino con delega alla Protezione Civile per l'Unione dei Comuni, Barbara Barsanti, esperta di piani di protezione civile che ha coordinato la redazione del piano di emergenza di Certaldo. Erano presenti anche l'assessore alla protezione civile, Piero Di Vita ed i tecnici del Comune di Certaldo.
“Anche il Comune di Certaldo così come le altre amministrazioni dell’Empolese Valdelsa ha fatto la sua parte – ha spiegato il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini – redigendo un suo Piano di emergenza che poi andrà a confluire in un più generale documento di protezione civile esteso a tutti i comuni del Circondario. Il Piano è già stato illustrato alla Giunta comunale, ai consiglieri comunali di Certaldo, alle locali associazioni di protezione civile. Verrà adesso trasmesso alla Unione dei Comuni e sarà il consiglio dell'Unione ad approvarlo, insieme a quelli degli altri dieci comuni dell'Unione, in un unico piano intercomunale di protezione civile. Il piano nascerà in sostanza dalla integrazione e ottimizzazione dei piani comunali, un Piano che gli undici comuni stanno aggiornando, per tenere conto anche delle nuove leggi regionali in materia. Un documento che poi verrà spiegato concretamente anche ai cittadini e agli studenti delle scuole perché tutti ne siano a conoscenza e sappiano cosa fare in caso di rischio”.
“Il Piano di protezione civile è un documento a disposizione di tutto il sistema di protezione civile – ha aggiunto la disaster manager Barbara Barsanti – comprende tanti attori interessati, in primis i cittadini che con questo documento hanno a fianco un alleato concreto nell’affrontare possibili situazioni di emergenza. Il primo passo, dopo averlo messo a punto, sarà quello di farlo conoscere alla popolazione”.
“Il nostro territorio e i nostri comuni hanno deciso di unire le forze trasferendo la funzione di protezione civile alla Unione dei Comuni, ferma restando la responsabilità di ogni sindaco, così da declinare questa importante tematica civile in un'ottica di area vasta – ha spiegato Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino con delega alla Protezione Civile per l'Unione dei Comuni – questo consentirà una condivisione delle risorse ed un più efficace coordinamento nella gestione delle emergenze che, come è noto, non tengono conto dei confini amministrativi"
Il piano si articola in una parte Generale dove sono raccolte in maniera sintetica tutte le informazioni sulle caratteristiche e sulla struttura del territorio. E una serie di allegati in cui a partire dalle Procedure Operative ( allegato I) assegnano le responsabilità decisionali ai vari livelli di comando e controllo, utilizza le risorse in maniera razionale, definisce un sistema di comunicazione che consente uno scambio costante di informazioni. Il resto degli allegati di stampo prettamente operativo riportano l’individuazione delle aree di emergenza a disposizione della popolazione e l’ individuazione dei punti critici che necessitano di un monitoraggio costante da parte del sistema protezione civile.