Il viaggio dell'anima alla scoperta del mito di Semifonte. Sabato 21 marzo, alle ore 9.30, a Sant'Appiano (Barberino Val d'Elsa) il primo incontro con esperti e promotori. Dalle 14.00 una passeggiata guidata nel territorio limitrofo. Una tappa inedita legata alla via Francigena, riscoperta e valorizzata dall'Unione comunale e dal Comune di Certaldo, primo passo di un progetto di valorizzazione culturale e ambientale sulle terre, le vicende storiche e la leggenda della città di Semifonte.
BARBERINO VAL D'ELSA - CERTALDO, 17 marzo 2015. Un altro modo, un'altra occasione per dare senso al viaggio dell'anima lungo la via Francigena. Quel viaggio che, da pellegrini del mondo e di tutti i tempi, costruiamo con il mosaico di immagini, tra colline, paesaggi e borghi toscani, che si apre al nostro sguardo; quel cammino sensoriale che esploriamo in armonia con la natura rivivendo percorsi inediti, fatti di suoni, storie, personaggi, testimonianze artistiche e architettoniche di elevato pregio storico. In un territorio aperto e narrante come quello della Valdelsa, dove ogni traccia del passato gronda vicende millenarie, sospese tra eroi, miti, dignità e orgoglio conquistati, il dialogo con la storia è una colonna sonora per chiunque voglia conoscerlo, ritrovarne la memoria perduta, recuperarvi sensazioni dimenticate.
E allora con il passo, lento e riflessivo, del pellegrino di una volta, potremmo scoprire nuovi segni e testimonianze di storia civile e religiosa, legate alla nascita e alla morte dell'antica città di Semifonte. Un luogo della Toscana compreso tra i territori di Barberino Val d'Elsa e Certaldo, dove leggenda e realtà si incontrano, la Valle dell'Elsa e quella della Pesa si dividono. E' qui che il viaggiatore assetato di conoscenza potrebbe ascoltare, con lo spirito e l'immaginazione del desiderio di sapere, le voci di quella che noi oggi chiameremmo forza della comunità, protagonisti di alcune delle pagine più note della storia medievale che caratterizzano lo sviluppo delle grandi potenze toscane Firenze e Siena, e il loro eterno, imprescindibile conflitto. Grazie ad un protocollo di intesa tra l'Unione comunale del Chianti fiorentino, il Comune di Certaldo, e il gruppo archeologico Achu, la storia da vivere attraverso l'esperienza del cammino, legato al più ampio progetto della via Francigena, diventa per la prima volta un progetto condiviso e unitario di valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e turistico legato alle terre di Semifonte.
"L'idea – commentano i sindaci Giacomo Trentanovi e Giacomo Cucini - è quella di dare avvio ad un percorso inedito di studi e progettazioni intorno ai luoghi di Semifonte attraverso la collaborazione del Gruppo Archeologico Achu con il quale abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa; investire sul valore culturale, archeologico, storico e territoriale di questo prezioso tesoro, frutto di un'eredità storica e di un patrimonio paesaggistico che tutto il mondo ci invidia, vuol dire fare una scommessa sullo stretto legame che unisce cultura e turismo sostenibile, l'obiettivo finale è quello di realizzare un ampio parco attraversato dal filo conduttore del rapporto tra uomo, storia e acqua, essendo il poggio di Semifonte legato alla presenza di più sorgenti storiche legate a vicende e tradizioni di note figure religiose come la fonte del Latte, immersa nel bosco di Petrognano, che si rivelò miracolosa al passaggio di Santa Caterina da Siena; il nostro territorio, da Certaldo a Barberino, riletto in una nuova chiave culturale-turistica, unito e promosso da una rete di sentieri e itinerari turistici, corredata di supporti informativi, che ha il punto focale nel mito di Semifonte e si pone in stretta relazione con la via Francigena".
A distanza di ottocento anni la storia vuole ripartire da lì, dai luoghi e dalla memoria della leggenda e dei fatti di Semifonte. Con un'occasione culturale di alto profilo, la prima con la quale l'Unione comunale del Chianti Fiorentino e il Comune di Certaldo inaugurano il loro percorso di storia condivisa per la nascita del Parco di Semifonte. Sabato 21 marzo alle ore 9,30 il salone dei Cento di Sant'Appiano ospiterà il convegno "Semifonte dal mito storico al turismo sostenibile", organizzato e promosso da Unione comunale del Chianti Fiorentino, Comune di Certaldo, Gruppo archeologico Achu, Sistema Museale Chianti Valdarno, Sistema Museale della Valdelsa Fiorentina.
Prenderanno parte alla tavola rotonda i sindaci di Certaldo e Barberino Val d'Elsa, Giacomo Cucini e Giacomo Trentanovi, Roberto Agnorelli, presidente del Gruppo archeologico Achu, Paolo Pirillo dell'Università di Bologna, Massimo Tosi rappresentante dell'Associazione Millenaria, Paolo Gennai, direttore del Sistema Museale Valdelsa Fiorentina e Paolo Bongini, dirigente della Regione Toscana. L'iniziativa si concluderà con una passeggiata naturalistica in direzione di Semifonte.
Da viaggiatori alla scoperta della memoria perduta potremmo camminare in direzione di Semifonte e percepire l'energia del popolo di Summons fons, che voleva sfidare la potenza gigliata stornellando, come recitano le antiche cronache, "Firenze fatti in là che Semifon divien città", voci di una città straordinariamente evoluta, ricca, potente che nel dodicesimo secolo crebbe velocemente fino a costituire una minaccia per Firenze come aperta concorrenza commerciale. Per questa ragione fu assediata e distrutta nel 1202, con la resa del popolo di Semifonte che avvenne solo a causa di un tranello e dopo anni di battaglia e lunga resistenza alle milizie fiorentine. Potremmo udire ancora, osservando ciò che resta della leggendaria storia di Semifonte, con un volo pindarico tra il borgo di Petrognano e la Cappella di San Michele Arcangelo, l'orgoglio di una comunità che si riscattò dopo secoli grazie alla deroga concessa alla fine del 1500 da Ferdinando I de' Medici a Giovanni Battista di Neri Capponi, canonico della Cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore, sul divieto di costruzione su tutta l'area all'interno delle mura abbattute in vigore dalla distruzione della città. Oggi, in virtù della pietas di Ferdinando I possiamo ammirare la bellezza e le analogie architettoniche rispetto alla Cupola brunelleschiana di quello che è stato ribattezzato il Duomo della Valdelsa. E' la Cappella di San Michele Arcangelo che riproduce esattamente in scala 1:8 il capolavoro dell'artista fiorentino. Caratterizzato da pianta ottagonale, il tempietto fu costruito fra il 1594 e il 1597 su progetto di Santi di Tito. Di Capponi nel borgo di Petrognano è ancora ben visibile la villa rinascimentale.
Da viaggiatori alla ricerca del senso della vita, potremmo infine soffermarci a Semifonte e decidere di osservare un'antica tradizione contadina compiendo tre anelli a piedi intorno alla Cappella di Santi di Tito. Un omaggio alla forza del sentimento, una promessa di prosperità, un segno di fiducia che riponiamo nella terra e nell'uomo. In fondo anche questo è un modo per dare 'ragione' al nostro viaggio dell'anima, lungo la via Francigena.
Info: ufficio Cultura dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino tel. 055 8050837 www.barberinovaldelsa.net.
Certaldo, martedì 17 marzo 2015