Circa 160 avvisi di accertamento relativi agli anni che vanno dal 2007 al 2011 già inviati per un valore che sfiora i 100.000 euro di evasione fiscale sull'ICI, 40.000 dei quali già recuperati. E' questo il primo bilancio, peraltro provvisorio, della lotta che l'amministrazione comunale ha ingaggiato nei confronti dei cittadini non in regola con la vecchia normativa ICI.
Gli uffici comunali si sono attivati verso la fine dello scorso anno a seguito della sentenza 14389/2010 della Cassazione per la quale i coniugi che non hanno residenza congiunta non hanno diritto alle agevolazioni previste dalla normativa ICI relative alla abitazione principale. A promuovere questa iniziativa l'Assessorato all'Equità, istituito ad inizio 2011 e guidato dal vicesindaco Francesco Betti, che opera attraverso un gruppo di lavoro composto da vari uffici comunali.
L'ufficio tributi del comune ha iniziato vagliando inizialmente i casi che riguardano i coniugi residenti entrambi a Certaldo che hanno abitazioni distinte. Gli avvisi di accertamento relativi a questi ultimi hanno portato nelle casse comunali già circa 40.000 euro senza che nessuno degli interessati abbia presentato ricorso alla commissione tributaria. Recentemente sono partite altre 160 lettere di chiarimenti; destinatari sono quei cittadini certaldesi che hanno il coniuge residente in altro comune.
Ma il pool di uffici composto dall'ufficio tributi, anagrafe, polizia municipale e SUAP sta allargando la sfera di indagine.
Dieci i casi individuati di strutture ricettive abusive, cioè che forniscono un servizio ma sono sconosciute agli sportelli comunali di riferimento, ed oltre ad alterare in maniera sleale la concorrenza, evadono la tassa di soggiorno, l'Imu, la dichiarazione dei redditi.
Altro punto preso in esame, in collaborazione con la Polizia Municipale, l'incongruenza tra auto posseduta e dichiarazione dei redditi. I casi contrastanti dovranno essere approfonditi anche con l'incrocio di altri dati, al termine del quale si segnalerà il tutto all'Agenzia delle Entrate per svolgere gli opportuni accertamenti.
Ultimo filone d'indagine riguarda le dichiarazioni ISEE e in modo particolare le esenzioni.
"Tutti i soldi pubblici vanno spesi con criterio - spiega il vicesindaco Francesco Betti - altrimenti si rischia di avvantaggiare chi non ne ha bisogno e indebolire chi ne ha bisogno. L'amministrazione comunale farà quindi la sua parte per contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, perchè è giusto che i cittadini onesti, che sono chiamati a fare molti sacrifici in questo periodo, sappiano che il Comune è dalla loro parte attraverso un impegno, dal quale nessuno può sottrarsi, teso a fare del tutto il possibile per arginare fenomeni di elusione ed evasione. Siamo molto soddisfatti di questo gruppo di lavoro che sfrutta in sinergia le risorse di vari uffici e ci permette di lavorare in modo accurato e sistematico senza tralasciare nessun caso. Le indagini fatte finora hanno già portato buoni frutti, ma altre strategie di indagine sono in cantiere e presto partiranno altri accertamenti".