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Casa Boccaccio passa dallo Stato al Comune

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casa boccaccio webE' stato firmato lunedì 14 maggio dall'Agenzia del Demanio, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana, e dal Comune di Certaldo, l'accordo per la valorizzazione della "Casa di Giovanni Boccaccio" di Certaldo, in provincia di Firenze, secondo quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. L'atto prevede che l'immobile venga trasferito, a titolo non oneroso, dallo Stato al Comune di Certaldo entro 60 giorni dalla firma dell'accordo, ai sensi dell'art. 5 comma 5 del D.lgs. n.85/2010 sul federalismo demaniale.

Il Programma di valorizzazione, nel suo complesso, persegue l'obiettivo di mantenere, tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale rappresentato dalla "Casa di Giovanni Boccaccio" e si inserisce in un più ampio piano strategico di tutela e sviluppo culturale e turistico del borgo medioevale di Certaldo Alto.
Con la firma di questo accordo il Comune si impegna a garantire la tutela e il restauro conservativo dell'immobile, nonché la sua vocazione culturale. L'immobile, infatti, continuerà ad essere impiegato come sede dell'"Ente Nazionale Giovanni Boccaccio" e, quindi, manterrà le molteplici attività previste al suo interno: mostre, convegni, visite guidate, attività formative e quant'altro. Inoltre, continuerà ad avere un ruolo decisivo la presenza della biblioteca specializzata, di rilevante importanza per le opere catalogate e per i testi di e su Giovanni Boccaccio. Infine, la realizzazione di nuovi spazi espositivi permetterà alla "Casa di Giovanni Boccaccio" di inserirsi a pieno titolo nel complesso dei musei di Certaldo Alto e nel più ampio Sistema Museale della Valdelsa Fiorentina.

Il successo di questa operazione, che avrà ricadute positive sul territorio anche in termini di occupazione e sviluppo, consentirà di sviluppare le potenzialità di un bene pubblico dal notevole valore culturale, rendendolo più funzionale alle esigenze dei cittadini.

L'atto firmato oggi, frutto del lavoro di sinergia e concertazione tra tutti i soggetti pubblici coinvolti, rappresenta il terzo esempio in Toscana, dopo il Teatro "La Pergola" di Firenze e l'"Ex convento ed ex carcere di San Domenico" di San Gimignano, di valorizzazione di un bene di interesse storico-artistico di proprietà dello Stato, che nell'ambito del federalismo demaniale viene trasferito agli Enti locali con un progetto di recupero e rifunzionalizzazione.


Fonte: Agenzia del Demanio, lunedì 14 maggio 2012
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