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Museo Casa Boccaccio

Museo Casa Boccaccio

Ultimo aggiornamento Venerdì 24 Gennaio 2014 19:00

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La casa posta al numero 18 di Via Boccaccio è quella dove si ritirò, durante l'ultimo periodo della sua vita, Giovanni Boccaccio e che apparteneva alla sua famiglia. Egli la lasciò in eredità al fratellastro Jacopo, come testimonia il suo testamento. Nel corso dei secoli quell'abitazione passò di proprietario in proprietario, fino a quando all'inizio dell'Ottocento la nobile Signora Carlotta Lenzoni de' Medici, patronessa ed amante delle arti ed in particolare amica di artisti e poeti come Leopardi e Byron, la comprò, la restaurò, la dotò di un affresco di un pittore allora molto in voga: Pietro Benvenuti e ne fece la sede di una piccola biblioteca dedicata alla memoria del grande narratore Certaldese.
 
Con la seconda guerra mondiale, durante un bombardamento alleato, la Casa andò parzialmente distrutta, ma dopo il conflitto venne restaurata ed aperta al pubblico dei turisti e degli studiosi. Qui, infatti, si trovano alcuni cimeli ed una biblioteca specializzata. Fra i primi, sono assai interessanti alcune scarpe, che furono rinvenute, dopo le distruzioni belliche, in un'intercapedine del muro. Sono indubbiamente molto antiche, probabilmente risalenti al Medioevo; sono femminili, con il tacco alto, assai graziose e con un fine ornamento: probabilmente il loro ottimo stato di conservazione è dovuto al fatto che si trovavano in un luogo molto asciutto, vicino alla cappa di un camino; ciò ha permesso che si conservassero quasi intatte. Sempre nella stessa sala si trovano alcuni mobili ed arredi che furono donati dalla Marchesa Carlotta, all'epoca del primo restauro.
Ma il cuore della casa si trova al primo piano, qui è collocata, infatti, la biblioteca che raccoglie testi di Boccaccio, su Boccaccio e sulla sua opera, e tutto quanto si pubblica sul Borgo Antico. La biblioteca, oltre a testi antichi del Cinquecento, del Seicento e del Settecento, contiene un fondo unico ed assai prezioso: la collezione delle traduzioni straniere del Decameron e delle Opere Minori; sono qui conservate le traduzioni nelle più diverse e lontane lingue del mondo ed alcune di queste sono anche esposte ai turisti nella sala dell'affresco. Sempre al primo piano, vi è appunto la sala dell'affresco, che contiene una grande opera di Pietro Benvenuti, commissionatagli dalla Marchesa Carlotta. Il dipinto risale ai primi anni dell'Ottocento ed è un ritratto fantastico di Boccaccio, rappresentato nella loggia mentre sta scrivendo; fortunatamente rimase intatto anche durante le distruzioni dell'ultima guerra.
Ogni anno presso la casa del Boccaccio vengono organizzate mostre, conferenze ed altre manifestazioni culturali; inoltre essa è divenuta la sede del coordinamento nazionale Case della Memoria che si propone di organizzare e diffondere iniziative culturali e turistiche riguardanti case di illustri scrittori.
 

BOCCACCIO'S HOUSE
The house at number 18 on Via Boccaccio is the one to which Giovanni Boccaccio retired in the last period of his life, and which belonged to his family. He left it in his will to his stepbrother Jacopo. Over the centuries the house passed from owner to owner, until in the early nineteenth century the noblewoman Carlotta Lenzoni de' Medici, an art lover and patron, and in particular the friend of artists and poets such as Leopardi and Byron, bought it, restored it, had a fresco painted in it by a painter very fashionable at the time: Pietro Benvenuti, and made it the home of a small library dedicated to the memory of the great story-teller from Certaldo. During an Allied bombing in the second world war, the house was partially destroyed, but after the war ended it was restored and opened to the public, both tourists and scholars. Here we find some relics and a specialized library. Among these relics, especially interesting are some shoes that were found in an air space in a wall as a result of the destruction caused by the bombing. They are without doubt very old, probably dating to the Middle Ages. They are very pretty women's shoes, with a high heel and elegant ornament. Their exceptionally fine state of preservation is probably due to the fact that they were in a very dry place, near the hood of a fireplace, which enabled them to be preserved practically intact. In this same room are some pieces of furniture and elements of decoration that were donated by Marchesa Carlotta at the time of the first restoration.
But the heart of the house is on the first floor, where the library is located. It collects texts by Boccaccio, on Boccaccio and his work, and anything published about the old town of Certaldo. The library contains, besides ancient texts dating to the sixteenth, seventeenth, and eighteenth centuries, a unique and very rare group of works. These are the foreign language translations of the Decameron and the Opere Minori. The collection includes translations in the most diverse and far-away tongues. Some of these are on display for tourists in the Fresco Room. Also on the first floor, the Fresco Room contains a large work by Pietro Benvenuti, commissioned by Marchesa Carlotta. The painting dates to the early nineteenth century and is an imaginative portrait of Boccaccio, who is depicted writing on the porch. Fortunately, it was not touched by the destruction of the war.
Every year, exhibitions, lectures, and other cultural events are organized at Boccaccio's House. It has also become the headquarters for the national coordination of Case della Memoria, an association whose purpose is to organize and promote cultural and tourist initiatives concerning the memorial houses of illustrious writers.